BOLOGNA - La terra trema ancora in Emilia, e questa volta la scossa, di magnitudo 5.7, ha seminato il panico in tutto il Nord Italia. Dalla Toscana al Friuli, fino al Piemonte, la gente ha avvertito la forte scossa, che ha fatto scendere la gente in strada.Paura a Bologna, scuole evacuate a Firenze, paura nelle strade anche a Milano. La più colpita rimane l'Emilia, dove si sono registrati nuovi crolli nelle zone già duramente colpite dal sisma del 20 maggio, in particolare a Mirandola, Finale Emilia e San Felice sul Panaro.

La scossa è stata registrata alle ore 9 con magnitudo 5.8. Secondo gli esperti della sala sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) la scossa «fa parte della sequenza in atto». L'epicentro è stato localizzato a Mirandola (Modena). Il sisma è stato abbastanza superficiale, ad una profondità compresa fra 5 e 10 chilometri.

A Milano numerosi palazzi del centro, compresa la sede della Regione Lombardia, il cosiddetto Pirellone, sono stati fatti evacuare per ragioni di sicurezza poco dopo la scossa. Evacuati anche molti uffici nell'hinterland.

Dalla Toscana alla Val d'Aosta. La scossa è stata avvertita forte anche a Firenze. In molte scuole fiorentine è scoppiato il panico, sono state interrotte le lezioni e sono stati predisposti i piani di evacuazione. In alcune vie la gente è scesa in strada. Telefoni mobili in tilt nei minuti successivi alla forte scossa sismica a Bologna. Il sisma è stato avvertito anche in Trentino, in modo particolare ai piani alti degli edifici. Sono in corso le prime verifiche sulla presenza di eventuali danni da parte della Protezione civile trentina. Molte sono state le chiamate al centralino della centrale 115 dei vigili del fuoco da parte di cittadini allarmati. Ad Aosta alcuni piani del palazzo regionale sono stati evacuati a scopo precauzionale.